home123
Piante velenose
back123

Dictamnus albus

Rutaceae

Dictamnus albus L.
Sinonimi: -

Nome italiano: frassinella, dittamo.

Forma biologica: camefita cespitosa (pianta perenne con fusti legnosi o semilegnosi che sverna grazie a gemme collocate sul fusto, a meno di 30 cm dal suolo).

Descrizione: fusto legnoso solo alla base, per il resto completamente erbaceo, rigido, eretto, semplice o poco ramificato (e allora grossomodo biforcato e più o meno dicotomo), a sezione rotonda, alto fino a 90-100 cm, densamente ghiandoloso, specie nella porzione inferiore, per grosse ghiandole di colore da rosso-bruno a nerastro ricche, foglie basali poche (2-4) obovate, semplici e più o meno sessili, le altre imparipennate, divise in 7-9 segmenti di forma ovata, ovato-lanceolata o lanceolata e lunghi 3-6 cm; fiori di regola da 5 a 25 in racemo allungato, peduncolati, peduncoli fiorali da eretti a patenti, spesso un po’ arcuati verso l’alto: fiori ermafroditi, pentameri, debolmente zigomorfi (simmetria bilaterale), con cinque sepali lanceolati lunghi in media 3-5 mm, corolla grande (40-55 mm di diametro), formata da 2 petali superiori spatolati lievemente più grandi, 2 petali laterali e 1 petalo inferiore lanceolati, leggermente minori per dimensione, tutti di colore rosa tenue (o bianco-rosato) con nervature purpuree e provvisti di ghiandole nerastre su bordi, stami in numero di 10, portati da lunghi filamenti (20 mm) incurvati e rivolti verso l’alto nel tratto apicale, con ghiandole rossastre; frutto a capsula loculicida suddivisa in cinque logge.

Antesi: maggio - giugno

Tipo corologico: Eurasiatico (in Europa centro-europeo/sub-pontico).

Distribuzione in Italia: diffuso sporadicamente in tutta la fascia collinare prealpina (dalla Venezia Giulia alla Liguria) e in quella submontana dell’Appennino Ligure, si va rarefacendo progressivamente procedendo verso Sud, è presente nelle seguenti regioni: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Basilicata e Calabria, generalmente localizzato (anche se localmente frequente) nelle regioni alpine è raro in Liguria, Emilia e Toscana e rarissimo nelle regioni centro-meridionali della Penisola.

Habitat: specie calcifila e serpentinofila, fortemente xerofila e termofila, predilige ambienti prativi e cespuglieti aridi, nell’ambito dei querceti caducifogli termofili (alleanza di riferimento: “Quercetalia pubescentis”), specialmente nelle zone in cui il querceto tende a degradare verso formazioni arbustive, manca in Pianura Padana e nelle aree litoranee, mostra discrete attitudini di glareofita colonizzatrice e può vivere anche in ambiente rupestre, al di fuori di questi habitat dimostra invece debolissime attitudini competitive, è presente nel piano basale, sub-montano e supramediterraneo e localmente anche in quello montano inferiore (estremi 100-1200 mslm)

Note di sistematica: il genere Dictamnus è uno dei pochi generi della famiglia Rutaceae ad avere fiori zigomorfi ed ha distribuzione centro e sud-ovest asiatica, il D. albus L. è l’unica specie a raggiungere l’Europa occidentale, essendo presente dai Pirenei alla Turingia e di lì fino al Centro e Sud Italia, ai Balcani e alla Russia meridionale.

Fattori di rischio: variabili a seconda delle zone, il principale elemento di rischio è legato alla degradazione degli ambienti di crescita, in alcune aree prealpine un rilevante fattore di rischio è legato agli incendi nel periodo gennaio-febbraio, che se da un lato possono favorire la persistenza di formazioni fisionomiche e atropogene come la “falsenheide” dei colli calcarei prealpini, dall’altro possono distruggere popolazioni già insediate da tempo.

Etimologia: il nome del genere Dictamnus, deriva dal greco “diktamnos”, parola composta da Dike, (il monte omonimo dell’isola di Creta) e da “thamnos”, ossia arbusto; in realtà il dittamo non cresce a Creta, dove questo nome veniva attribuito ad un suffrutice delle Lamiaceae (Origanum dictamnus L.), il nome della specie “albus” (bianco, in latino) è collegato al colore chiaro dei petali che può variare dal bianco al rosa pallido.