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Una querelle infinta quella tra Fedez e la Rai che, dopo la polemica del Concertone del Primo Maggio, torna di rilievo a causa di un presunto compenso "oneroso" ricevuto dal cantante durante l'ospitata a Che tempo che fa. rai fedez

Fedez ha, quindi, deciso di intervenire su Twitter e di rispondere a chi lo ha accusato. Intanto la Rai in questi giorni ha dichiarato di non aver mai querelato il cantante, contrariamente a quanto annunciato in precedenza.

Fedez e Rai: il rapper risponde su Twitter a chi lo accusa

In queste ore si sta alzando una nuova polemica intorno alla Rai e Fedez, il quale si è ritrovato a dover chiarire la sua posizione in merito ad accuse che gli sono state rivolte dopo la sua ospitata a Che tempo che fa.

Proprio nel corso della prima puntata del programma di Rai 3 di Fabio Fazio, il rapper, insieme a Orietta Berti e Achille Lauro sono stati chiamati a esibirsi nella loro hit estiva, Mille. A seguito dell'ospitata, il presidente della Commissione vigilanza Rai, Alberto Barachini, aveva fatto emergere che Fedez avesse ricevuto un compenso oneroso per la sua partecipazione al programma Rai.

Inutile dire che, dopo la dichiarazione, è tornato ad alzarsi un grande polverone mediatico. Su Twitter il giornalista Jacopo Jacoboni ha subito commentato la notizia ponendosi delle domande sulla questione. La risposta del rapper non si è fatta attendere e ha voluto mettere in chiaro le cose:

"Per buona pace tua non ho preso un centesimo per cantare. E se ti sforzi senza svenire forse capisci anche perché non mi hanno querelato [...]"

Fedez e la querela mai presentata dalla Rai

Negli ultimi giorni, infine, si è chiusa definitivamente la questione intorno alla presunta querela inviata dalla Rai contro il rapper, dopo le dichiarazioni fatte dal cantante in occasione del Concertone del Primo Maggio 2021.

Proprio in corrispondenza dell'ospitata di Fedez a Che tempo che fa, era girata la notizia secondo cui l'azienda del servizio pubblico tv aveva deciso di ritirare la querela nei suoi confronti, proprio per permettere il ritorno sulla rete Rai.

Ma, nel corso di un'interrogazione in Commissione vigilanza, l'amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, ha chiarito ufficialmente che la querela contro il cantante non era mai stata realmente inviata e che i 90 giorni entro cui proporla erano scaduti.