LUCIO FLAVIO ARRIANO - L. FLAVIUS ARRIANUS



FLAVIUS ARRIANUS

Nome: Arriano di Nicomedia, o Lucius Flavius Arrianus
Nascita: Nicomedia, 95 circa
Morte: Atene, 175 circa
Professione: Storico e politico

Arriano è stato uno storico e politico greco e pure cittadino romano. Di famiglia benestante, nacque nella città costiera di Nicomedia (oggi Izmit), dal 64 a.c. capitale della provincia romana di Bitinia e Pontola, a nord-ovest dell'Anatolia, a sessanta miglia da Bisanzio. Giovanissimo si recò a Nicopoli in Epiro dove studiò filosofia, sotto la guida del filosofo stoico Epitteto (50 - 130), di cui trascrisse gli insegnamenti nel Manuale e nelle Diatribe.

Subito dopo entrò nel servizio imperiale, e fu chiamato nel consilium (un collegio di consiglieri, tra i quali alcuni giuristi, che fornivano al governatore il loro parere su questioni da deliberare) di Gaio Avidio Nigrino, console suffetto nel 110 durante il principato di Traiano e governatore di Acaia. In seguito, tra gli anni 111 e 114, Arriano divenne amico intimo del futuro imperatore Adriano.

Qui mancano le notizie sulla sua carriera successiva, supponendo tuttavia che operasse in Gallia e sul Danubio, e che fosse presente in Betica e Partia fino a che venne eletto console nel 130. Nel 131 fu di conseguenza nominato governatore della provincia di Cappadocia nonchè comandante delle legioni romane sulla frontiera con l'Armenia.

Fu in questa occasione che dimostrò il suo valore quando, nel 135, quando la tribù degli Alani tentò di invadere la Cappadocia e Arriano li combattè e vinse brillantemente. Sulle operazioni di guerra scrisse poi:

- un trattato militare intitolato Ἔκταξις κατὰ Ἀλανῶν (Èktaxis katà Alanṑn),
- una Tattica (Τέχνη Τακτική, tèchnē Taktikḕ), in cui descrisse come avrebbe organizzato le legioni e truppe ausiliarie a sua disposizione, tra cui le legioni XII Fulminata e XV Apollinaris.
- Periplus Ponti Euxini, un breve resoconto di un giro d'ispezione della costa del Mar Nero nella tradizionale forma del periplo, indirizzato all'imperatore Adriano.

Arriano lasciò la Cappadocia poco prima della morte dell'imperatore Adriano, e dopo l'avvento di Antonino Pio (r. dal 138 al 161) si trasferì in Atene nel 138, e non se ne hanno più notizie fino al 145/6, quando fu eletto arconte onorario ad Atene.Qui iniziò a scrivere la sua opera più importante, l'Anabasi, e poi gli Ἰνδικά (Indikà), un resoconto del viaggio della flotta di Alessandro dall'India al Golfo Persico sotto il comando di Nearco. Scrisse anche una storia politica del mondo greco dopo Alessandro, la maggior parte della quale è perduta. Morì durante gli ultimi anni dell'impero di Marco Aurelio.

LA PROVINCIA DELLA BITINIA


LE OPERE

Le opere di Arriano trattano di geografia, di storiografia e di arte militare, aspetti che condivise con Senofonte (430-335 a.c.), autoproclamandosi, forse con ottimismo eccessivo "nuovo Senofonte". Tuttavia la grazia del suo modello di scrittura resta insuperabile.

- Manuale (᾿Εγχειρίδιον Ἐπικτήτου) - trascrizione degli insegnamenti del filosofo stoico Epitteto, di cui rimangono quattro libri, che va comunemente sotto il nome di Epitteto stesso.

- Diatribe (Διατριβαὶ Ἐπικτήτου) - trascrizione degli insegnamenti del filosofo stoico Epitteto, che va comunemente sotto il nome di Epitteto stesso.

- Tattica (tèchnē Taktikḕ - Τέχνη τακτική), trattato di arte militare molto simile alle opere di Eliano Tattico (I II secolo) e di Asclepiodoto (II I secolo a.c.) in cui descrisse come avrebbe organizzato le legioni e truppe ausiliarie a sua disposizione, tra cui le legioni XII Fulminata e XV Apollinaris.

- Cinegetico, di tipo senofonteo, un trattato sulla caccia.

- Schieramento di battaglia contro gli Alani - nato dalle sue esperienze militari nelle guerre combattute in Cappadocia composta dopo il 135, anno del tentativo di invasione da parte degli Alani, e probabilmente prima del 137, anno di scadenza del mandato di Arriano in Cappadocia, e comprende l'ordine di marcia, l'ordine di battaglia e il piano di battaglia.

Periplus Ponti Euxini, un breve resoconto di un giro d'ispezione della costa del Mar Nero, una guida per effettuare il periplo del Ponto Eusino (Mar Nero) con le indicazioni e le caratteristiche dei luoghi che i visitatori avrebbero incontrato viaggiando sulle coste, indirizzato all'imperatore Adriano, scritto dal 130 al 131;

- Anabasi di Alessandro, è un'opera sulle vicende di Alessandro Magno che segue, passo dopo passo, Alessandro e le sue falangi. Cominciata ad Atene, risente dell'influenza di Senofonte, di cui copia il titolo Anabasi e per la divisione in 7 libri. Questa è la trattazione più attendibile sulla conquista dell'impero persiano da parte dei Macedoni, e come fonti si rifà ai resoconti di Tolomeo I (366 a.c. – 282 a.c.) e Aristobulo (inizio IV sec. a.c. – inizio III sec. a.c). Arriano evidenzia e difende la sua scelta, tra la tradizione più seria per amore della storicità e quella vulgata, più ricca e aneddotica, come nello storico greco Clitarco (285 a.c - 246 a.c.) e nello storico siceliota Diodoro Siculo (90 a.c. - 27 a.c.), che incontra il favore dei lettori ma è meno attendibile.

- Indikà (Ἰνδικά), un'opera storico-geografica sull'India, ovvero un resoconto del viaggio della flotta di Alessandro dall'India al Golfo Persico sotto il comando di Nearco (ammiraglio di Alessandro) e di Megastene, scritta in dialetto ionico che vorrebbe riprodurre quello di Erodoto.

- Eventi dopo Alessandro (τὰ μετὰ Ἀλέξανδρον), 10 libri di storia politica sui diadochi dopo Alessandro, più precisamente sul periodo 323-321, forse incompiuti, di cui ci restano un riassunto in Fozio ed un frammento papiraceo.


BIBLIO

- Flavio Arriano - Anasbasi di Alessandro - trad. D. Ambaglio - BUR - Milano - 1994 -
- A. Oliva - Introduzione, in Arriano, L'India - Milano - BUR - 2000 -
- A. Tovar, Un nuevo epigrama griego de Cordoba: Arriano de Nicomedia, proconsul de Betica? - in Estudio sobre la obra de Americo Castro - Madrid 1971 -
- Cassio Dione - LXIX -
- D. Ambaglio - L'Indiké di Arriano - in Arriano, L'India - Milano - BUR - 2000 -
- Arriano - Alexandri anabasis - Genève - excudebat Henr. Stephanus - 1575 -


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