La straordinaria tradizione dell’arte rinascimentale fiorentina, riproposta da una bottega d’artisti della prima metà del Novecento
A Palazzo Medici Riccardi di Firenze una mostra di Federico Angeli sul Rinascimento fiorentino del xx secolo alla Bottega Angeli
Il quattrocentesco Palazzo Medici Riccardi, sede amministrativa della Città Metropolitana e della Prefettura di Firenze, è uno scrigno di tesori d’arte tanto da essere riconosciuto come Museo nel 1974.
Un Museo vivo che oltre ad offrire le bellezze dell’architettura e del patrimonio d’arte degli ambienti, tra cui spicca il ciclo di affreschi dipinto da Benozzo Gozzoli per la Cappella dei Magi, e delle collezioni permanenti, propone mostre temporanee sempre di grande qualità.
Dal 7 ottobre 2023 è aperta la mostra FEDERICO ANGELI Il Rinascimento fiorentino del XX secolo, curata da Francesca Baldry e Daniela Magnetti.
Il progetto espositivo nasce e si sviluppa attorno a due grandi dipinti in pendant di Federigo Angeli (1891-1952) dal titolo “Dama a cavallo con corteo cavalleresco” e “Signore a cavallo con corteo cavalleresco”.
Entrambi appartengono alla collezione di Sella Sgr su cui il laboratorio Thierry Radelet di Torino ha effettuato un importante lavoro di restauro.
Grazie alla collaborazione con diversi storici dell’arte e alla sinergia con enti pubblici e istituzioni private, le ricerche hanno permesso di giungere ad una corretta attribuzione delle opere.
Inoltre, attraverso le preziose testimonianze documentali conservate presso l’Associazione Il Palmerino aps, si è potuto ricostruire il viaggio dei due dipinti, riscrivendo una pagina di storia dell’arte altrimenti sconosciuta.
Sono opere che trovano la loro ispirazione per l’impostazione complessiva della scena e per precise citazioni letterali (il destriero al passo e quello rampante, i palafrenieri in livrea, il fondale roccioso su cui campeggiano città turrite, la trattazione della vegetazione) nel capolavoro di Benozzo Gozzoli della Cappella dei Magi.
Unica particolare differenza, la centralità di figure femminili praticamente assenti o relegate ai margini della scena nel capolavoro di Benozzo.
Accanto alle due grandi tele la mostra pone altre testimonianze dell’ampia e variegata produzione artistica della Bottega Angeli, con l’esposizione di bozzetti, dipinti e arredi riccamente decorati, in grado di raccontare l’inesauribile ricerca della famiglia di artisti intorno alle fonti d’ispirazione rinascimentale.
La mostra è, infatti, occasione di approfondimento dell’artista e del contesto in cui la sua bottega si trovò a operare.
A Firenze, nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo, si è sviluppato un vero e proprio culto per l’arte rinascimentale grazie anche alla presenza stabile in città di numerosi turisti anglo-americani.
Proprio in questo contesto sociale la bottega dei fratelli Angeli, Federigo (1891), Alberto (1897) e Achille (1899), assunse la dimensione di una grande fucina artistica in grado di soddisfare le ambiziose stravaganze della committenza.
La loro produzione andava dal restauro di dipinti alle copie dall’antico, dai cassoni alle tempere, fino alla decorazione ad affresco di intere ville negli Stati Uniti, in Costa Azzurra e a Montecarlo, contribuendo a portare oltre i confini nazionali la pittura del Trecento e Quattrocento italiano.