Il cretino è per sempre

Il cretino è per sempre

«Poco interessanti catene di cause e effetti spiegano l’esponenziale proliferazione della bêtise. Figlia del progresso, dell’idea di progresso, essa non poteva che espandersi in tutte le direzioni, contagiare tutte le classi, prendere il sopravvento in tutti i rami dell’umana attività. È stato grazie al progresso che il contenibile “stolto” dell’antichità si è tramutato nel prevalente cretino contemporaneo, personaggio a mortalità bassissima la cui forza è dunque in primo luogo brutalmente numerica; ma una società ch’egli si compiace di chiamare “molto complessa” gli ha aperto infiniti interstizi, crepe, fessure orizzontali e verticali, a destra come a sinistra, gli ha procurato innumeri poltrone, sedie, sgabelli, telefoni, gli ha messo a disposizione clamorose tribune, inaudite moltitudini di seguaci e molto denaro. Gli ha insomma moltiplicato prodigiosamente le occasioni per agire, intervenire, parlare, esprimersi, manifestarsi, in una parola (a lui cara) per “realizzarsi”.

Sconfiggerlo è ovviamente impossibile. Odiarlo è inutile. Dileggio, sarcasmo, ironia non scalfiscono le sue cotte d’inconsapevolezza, le sue impavide autoassoluzioni: per lui, il cretino è sempre “un altro”.» F&L

Recensioni

“E' sorprendente come l'identikit del cretino, disegnato da Carlo Fruttero e Franco Lucentini a partire dagli anni '80, riesca ad acquisire un profilo ancora più nitido alla luce dell'imbecillità attuale.”

Paolo Di Stefano, "Corriere della Sera" 17 novembre 2018,

“Il cretino, nell'opera dei Due, coincide in larga misura con il lagnoso. Ovvero con l'irresponsabile. Cioè: il cretino di massa, il cretino sociale incarna la pretesa che la vita ci assecondi, ci coccoli, ci sostenga, ci assolva, ci custodisca, ci assista, e di conseguenza qualunque impiccio, caduta, dolore, disgrazia e brutta figura sia da considerare un torto personale nonché un evento inspiegabile e ingiustificato.”

Michele Serra, "La Repubblica" 19 novembre 2018,

“Sembra proprio l'anno di (dis)grazia 2018. Eppure, queste cose deliziose F&L le scrissero dal 1972 al 1996. E sono una più strepitosa dell'altra. [...] "Il cretino è per sempre" più che un libro, è la canonizzazione di questo eroe nazionale, il monumento al Cretino Ignoto (anche se spessissimo molto noto).”

Antonio D'Orrico, "Sette - Corriere della Sera" 28 novembre 2018,

Carlo Fruttero

Carlo Fruttero (1926-2012) è stato romanziere, traduttore, saggista, collaboratore assiduo di numerose case editrici e del quotidiano «La Stampa». Assieme a Franco Lucentini (1920-2002) ha costituito la più celebre coppia del giallo e del giornalismo italiano, firmando decine di romanzi e opere saggistiche oltre a prestigiose curatele e antologie. Fra i titoli più noti ricordiamo La donna della domenica (1972), L'Italia sotto il tallone di F.&L. (1974), A che punto è la notte (1979), Il palio delle contrade morte (1983), La prevalenza del cretino (1985), L'amante senza fissa dimora (1986), La manutenzione del sorriso (1988), Enigma in luogo di mare (1991), Il ritorno del cretino (1992) e Il cretino in sintesi (2002), tutti editi da Mondadori. Da solo per Mondadori ha pubblicato i romanzi Visibilità zero (1999), Donne informate sui fatti (2006), Ti trovo un po' pallida (2007) e Mutandine di chiffon (2010).

Franco Lucentini

Franco Lucentini (1920-2002) crea un sodalizio con Carlo Fruttero nell'immediato dopoguerra, quando i due si conoscono a Parigi. A Torino diventano redattori della Einaudi (loro il merito di aver tradotto per primi Borges e Beckett, Salinger e Robbe-Grillet). Accomunati dalla passione per la fantascienza, curano insieme diverse antologie di science fiction e ghost-stories: nasce così la "ditta" Fruttero & Lucentini. Esordiscono con un libro di poesie, ma il grande successo arriva con il primo romanzo, La donna della domenica. La loro curiosità onnivora li spinge a occuparsi di tutti i generi, dalla fantascienza al fumetto, dal giallo al costume. Tra le opere pubblicate dal duo Fruttero & Lucentini: La donna della domenica (1976), Il libro dei nomi di battesimo (Mondadori 1976), A che punto è la notte (Mondadori 1979), Il palio delle contrade morte (Mondadori 1983) La prevalenza del cretino (Mondadori 1985), L'amante senza fissa dimora (Mondadori 1986), Il colore del destino (Mondadori 1987), Enigma in luogo di mare (Mondadori 1991), Incipit (Mondadori 1993).


Libri della stessa collana

Fruttero & Lucentini: Il cretino è per sempre

Sul cretino... Quando scrissero La prevalenza del cretino, Fruttero & Lucentini non conoscevano l’epopea del social network. L’avessero conosciuta, non…

Carlo Fruttero, Franco Lucentini

Il cretino è per sempre

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