TeleSketch: il telefono senza fili da tavolo

Un gioco che sa far divertire davvero con poco... anche senza gioco

Giochi collegati: 
Telestrations
Voto recensore:
8,5

TeleSketch è una delle “novità” portate in Italia da Asmodee in questo inizio di 2022. Novità doverosamente tra virgolette perché il gioco è del 2009 (Telestrations), ma se vogliamo ancora più vecchio, tanto che anche su Board Game Geek lo trovate sotto il nome di Eat Poop You Cat, senza anno di pubblicazione, perché semplicemente non pubblicato: era uno di quei giochi di dominio pubblico che da sempre di può fare con carta e matita.

Si tratta di un party game per 4-8 giocatori, della durata di non più di dieci minuti, basato su intuito e disegno.

Come si gioco a TeleSketch

Ciascun giocatore riceve un blocchetto riscrivibile e un pennarello cancellabile. Poi ciascuno prende una carta dalle tante che riportano sei parole si ciascuna facciata. Si lancia il dado e così ciascuno avrà determinata una parola da scrivere sul suo blocchetto.

Ora passa il blocchetto al giocatore a sinistra, che guarda la parola e ne realizza un disegno (limitato da una clessidra di 60 secondi). Passa il blocchetto a sinistra. Il giocatore successivo guarda solo il disegno e scrive una parola/frase che lo rappresenti. Passa il blocchetto e quello dopo fa un disegno dell'ultima parola. E così via, parola-disegno-parola-disegno, fino a che ogni blocchetto non ritorna al proprietario originale, che lo sfoglia, mostrando equivoci, fraintendimenti, scarabocchi e intuizioni più o meno felici di tutti i giocatori.

Come opzione facoltativa, si può inserire un sistema di punteggio che premia chi disegna meglio e chi indovina la parola/frase corretta. 

L'essenza dei party games

Ovvero vincere non conta nulla: conta divertirsi. 
Se state giocando a un party game e volete godervelo appieno, questa dovrebbe essere la vostra massima. Direi che in questo caso possiamo considerare TeleSketch la sublimazione dello spirito dei party games.

Dicevo infatti che c'è anche un blando sistema di punteggio, che si capisce sia stato spinto a forza in un gioco che non ne prevedeva alcuno e che, se vogliamo proprio ben guardare, rema contro lo spirito del gioco stesso: si danno punti a chi interpreta correttamente i disegni o a chi disegna bene, facendo capire la vera parola/frase ispiratrice... ma gran parte del divertimento di TeleSketch risiede proprio nel non capire, fraintendere e trasformare quello che si è letto/visto, tra l'ilarità generale.

Vale la pena?

Ora la domanda più importante: vale la pena comprare questa scatola, quando con una decina di blocchetti da disegno e altrettante matite potete giocare allo stesso identico gioco? O meglio ancora quando potete usare Gartic Phone, che è la versione online, in cui i disegni potete pure colorarli e in cui potete anche sperimentare diverse varianti, come la catena fatta di soli disegni che vanno a creare un'animazione? 

Posso iniziare col dirvi cosa trovate di comodo in questa scatola: i blocchetti cancellabili. Certo, i pennarelli si esauriscono, ma si ricomprano anche in fretta. Portare dietro un'unica scatola è più comodo che non avere 10 blocchetti, che poi finiscono. La clessidra in mezzo al tavolo viene vista da tutti, laddove magari un timer del cellulare no.

Poi ci sarebbe il mazzo di carte con le parole. Ecco, questo potete usarlo giusto solo se vi trovate a dover rompere il ghiaccio tra estranei, se qualche giocatore alle prime armi ha zero fantasia, anche solo per pensare a una parola, o se il gruppo è misto e comprende persone di età molto diverse o con poche cose in comune.
Però, francamente, una delle cose più divertenti del gioco è proprio partire già con frasi inventate e strane, che magari fanno riferimento a personaggi conosciuti o persone che stanno giocando proprio a quel tavolo. Insomma, se siete giocatori, il mazzo non vi serve proprio, anzi lo sconsiglio.

Posso infine dirvi perché l'ho comprato io: in parte per affezione al gioco, che online mi ha fatto fare grasse risate (a proposito, unitevi al gruppo Telegram della Tana dei Goblin: ogni tanto organizziamo qualche partita al volo); in parte perché mi è più comodo tenere la scatola nell'Antro di Agzaroth, che non una serie di blocchetti e matite. 

Se dovessi correggere qualcosa alla scatola, direi la scalabilità: in 4 non lo consiglierei, in 5 scricchiola ma si può fare, da 6 in su decolla. Avrei preferito avere un paio di blocchetti e pennarelli in più, con scritto un 6-10 partecipanti, che non questo 4-8. Ma pure in 12 va benissimo (quello online, per dire, arriva a 14).

Conclusione

Lo consiglio fortemente a chi voglia divertirsi con qualcosa di spensierato e creativo, in grado di coinvolgere davvero chiunque. Anche se disegnate male, nessun problema: in 60 secondi scarsi non vedrete molti capolavori...
In questo genere di party game, lo metto secondo solo a Time's Up!

Check: Party Game Stats (* = sufficiente, ** = buono, *** = ottimo)

  • Una famiglia non giocante può capirlo da sola? ***
  • È facile da spiegare al neofita che sbuffa dopo le prime due regole e dice “non ci ho capito nulla”? ***
  • Tiene al tavolo una compagnia anche numerosa? ***
  • Se rimanete in pochi funziona lo stesso bene? *
  • È sufficientemente rapido da giocare o è eterno come Trivial Pursuit? ***
  • È nozionistico come Trivial Pursuit o stimola il giocatore a trovare soluzioni creative? ***
  • Riesce a non frustrare troppo chi sta perdendo? ***
  • Riesce ad adattarsi a gruppi misti, con persone di diverse età e bambini? ***
  • È rapido nel suo svolgimento e ritmo o rischia di arenarsi a causa di qualche giocatore poco adatto ***
  • Diverte, nel senso puro del termine, come dovrebbero fare tutti i party game? ***
  • Ha materiali ed estetica accattivanti? *
  • Ha elementi di game design che lo rendono fresco e moderno? *
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Commenti

Il gioco esiste anche sotto altri nomi di altri editori minori, ne avevo provato almeno un'altra versione (di cui non ricordo il titolo) che invece dei blocchetti usava dei più scomodi fogli plastificati con le clip.

Anche con la versione in scatola si possono introdurre varianti. Ad esempio, in pochi, per arrivare all'ultima pagina inve e di fermarsi, si può saltare il blocchetto quando ripassa il proprio. In nove o dieci è ancora fattibile, lasciando dei buchi nella catena che non iniziano con la parola. Le carte si possono utilizzare come traccia: o ti piace la parola, o la scegli. La clessidra anche è opzionale.

Party game eccezionale: lacrime agli occhi dal ridere! 

A me lo insegnarono all'università come "gatto mangia merda", da allora è un fido alleato nelle serate più alcoliche e affollate, e conservo tutt'oggi i blocchetti con i risultati più geniali, ogni tanto riguardarli è fantastico ("morti che bestemmiano se stessi" XD). Vabbè, subito ci fosse il bisogno di una scatola intorno, passo!

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