Post di Elena Baccani

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Senior Business Development Manager at LGIM

🖲️Troppa euforia sull’Intelligenza artificiale? ⬇️ Interessante articolo di Giancarlo Sandrin, CFA sul tema IA sul Corriere della Sera a cura di PierEmilio Gadda #LGIM #IA #ETF #ETFtematici

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Direttore editoriale at Voices of Wealth, Direttore responsabile We Wealth Magazine at We Wealth. Contributor at L'Economia del Corriere della Sera e Milano Finanza

🗞 La cavalcata dei titoli tecnologici, capace di trascinare il Nasdaq 100 in un rally da 42 punti percentuali nel 2023, si spiega in larga parte con due parole: intelligenza artificiale. C'è troppa euforia sull'AI? C’è chi sostiene che le applicazioni dell’artificial intelligence generativa - capace, cioè, di creare contenuti inediti (testi, immagini, video, pezzi di software) - avranno sull’economia e sulla società un impatto paragonabile all’introduzione dell’energia elettrica alla fine dell’800. Altri evocano il paragone con la rivoluzione industriale. Ovviamente non tutti sono d’accordo. Di recente, Charlie Munger, vice presidente di #BerkshireHathaway (il conglomerato finanziario di Warren Buffett), ha dichiarato: “Sono scettico sul clamore suscitato dall'intelligenza artificiale: penso che l'intelligenza vecchio stile funzioni abbastanza bene”. Una cosa è certa: “I temi della robotica e dell’artificial intelligence (AI) sono quelli che hanno registrato le migliori performance e che maggiormente hanno guidato la ripresa del comparto tecnologico, anche nel mercato degli etf (fondi passivi quotati in Borsa che replicano un indice di riferimento ndr), da inizio 2023. Ormai in molti si aspettano un rallentamento della crescita, con forti stress anche sui costi della produzione. La robotica e l’AI, che svolgono il ruolo di ottimizzare i processi produttivi aziendali, sono ben posizionati per trarre beneficio da questo scenario”, ricorda Giancarlo Sandrin, CFA, country head Italy & Spain di Legal & General Investment Management (LGIM), asset manager globale con un patrimonio totale in gestione pari a 1.350 miliardi di euro. I principali attori dell'Intelligenza artificiale generativa, come #Microsoft, #Alphabet e #Nvidia, hanno comprensibilmente attirato la maggior parte dell'attenzione. “Ma gli investitori non hanno ancora investito nell'ecosistema più ampio: l'attenzione e la sovraponderazione di alcuni colossi tecnologici ha portato a una forte concentrazione su 5-7 nomi a grande capitalizzazione (guarda caso, il Nasdaq 100, per la prima volta dal 2011, ha effettuato un ribilanciamento straordinario delle azioni che lo compongono, con lo scopo di riequilibrare il paniere). Risultato: la corsa travolgente dei soliti noti, “ha finito per mettere in ombra le numerose opportunità offerte dagli operatori più piccoli e relativamente meno noti”, dice Sandrin. ❓voi siete d'accordo? Ne parliamo nel dettaglio su l'Economia del Corriere della Sera in questa intervista. #Ai #ia #artificialintelligence #intelligenzaartificiale #investimentifinanziari #mercatifinanziari #wealthmanagement #consulenzapatrimoniale #consulentifinanziari Luca Maranesi

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