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Tutte le storie, tutte quelle che hanno un lieto fine, iniziano con “c'era una volta”.


Ebbene, l'8 maggio ERA chiude i battenti della sua prima stagione al Rashomon.

I bilanci, i ringraziamenti, le frasi di circostanza (quelle contornate dagli hashtag, per intenderci) le regaliamo a chi di proclami ci vive.

Ad ERA, si fa parlare la musica (ottima frase di circostanza, ma senza hashtag).
L'8 maggio ERA chiude i battenti della sua prima stagione al Rashomon, con una line up di matrice totalmente nostrana.
Primo fra tutti, l'imperituro Ayarcana che tra le mura di Vae Victis sembra aver trovato casa (senza Barilla). Dopo aver condiviso lo stage con i famigerati artisti facenti capo alla Parachute, e dopo le recenti esibizioni proprio ad ERA in compagnia di Clocwork&Avatism, torna a calcare le mura nere di questa scatola oscura. Portatore di una techno atavica, condividerà il palco con i Randal Boyz, resident duo della crew techno Algor/tmo.
A coadiuvare il tutto VSK, artista degno, non per caso, di suonare nella cornice claustrofobica di Alchemy.


Tutte le storie, tutte quelle che hanno un lieto fine, iniziano con “c'era una volta”.
Ma, francamente, cosa di lieto ci sia nel finire all'interno di una scatola nera, cupa e angustiante, non vedo nulla.


Certo, la musica sarebbe un'ottima scusa.

ERA CLOSING PARTY ft. ALGOR/TMO w. VSK [ CRS – Complex Adaptive Sistems / IT ]

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I giochi, si fanno interessanti. Dopo Deltafunktionen, pietra miliare della techno del vecchio continente, ERA porta all'interno del cupo scenario del Rashomon un duo tutto italiano dal talento visionario.

Clockwork e Avatism, al secolo Thomas Feriero e Francesco Leali, portano nella blackbox di via degli argonauti il loro nuovo progetto, CW/A. Dopo l'uscita del loro EP sulla neonata Parachute Records, etichetta fondata dallo stesso duo italico, Clockwork ed Avatism procedono sul loro sentiero che poggia le basi su di un background che ognuno dei due artisti si porta dietro, costruito sulla base di esperienze vissute ben prima della nascita del progetto CW/A. Sonorità melodiche che fanno da contorno a ritmiche frenetiche, compulsive, quasi angoscianti. Avatism e Clockwork rappresentano oggi una delle massime espressioni dell'underground nostrana.

ERA ci sta regalando una serie di artisti di assoluto valore, ed abbiamo solo cominciato a degustare la nuova scelta artistica che viene promulgata dall'organizzazione romana. La musica non è per tutti, ancor meno quella underground. Per una sera, mascheratevi da chi per la musica ha una passione vera, leale, non precostruita su basi fatiscenti e totalmente chimerica. Per una notte, provate per davvero ad appassionarvi alla musica, quella underground di cui tanto vi riempite la bocca, ma della quale, di fatto, non sapete nemmeno il significato in lingua d'albione.

CW/A non aspettano voi, vivono di musica, non di forma costruita sull'apparenza. Più che altro, siete voi che dovrete aspettare loro. Fremendo.


CW/A Live aka CLOCKWORK & AVATISM [ Parachute Records – Vakant / IT ]

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Accade un momento, ciò che gli etilisti definiscono “attimo di lucidità”, in cui ti rendi conto di dove ti trovi.

Ti rendi conto di cosa stai ascoltando, del luogo che ti circonda, ma sopratutto della gente. La stessa gente che sta lì, affianco a te, e non sa il perché. Gente che probabilmente ha passato la serata precedente in uno dei rinomati locali di Villa Borghese, autocelebrando il proprio benestare sociale. Il 90% di questa gente, che poi siete voi, non ha mai esperito il proprio momento di lucidità.

Non lo vivrà mai. Il restante 10%, lo incontrerai al Rashomon ad ascoltare Delta Funktionen. Se non hai la minima idea di chi sia Delta Funktionen, fai parte di quel 90% di popolazione musicale che amabilmente definisco feccia. E allora ti do un consiglio: rimani a casa. Anzi no, esci. Vatti a divertire. Scattati qualche foto, postala su Facebook, canta la tua traccia preferita alzando le mani al cielo.

Il giorno dopo, però, rimani a casa. Delta Funktionen non fa per te. Delta Funktionen è cassa dritta, musica dura, musica pura. Delta Funktionen è musica Techno.

Non c'è più spazio per voi, che millantate una cultura underground che non esiste, ma che soprattutto non avete. Non c'è più tempo per la forma: questa è sostanza.


Delta Funktionen [ Delsin Records – Radiomatrix / NL ]

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Hello? Repeat!
Probabilmente, quello che penserete ascoltando il set di Vera.
Please, repeat.

Ora, raccontare chi è Vera attraverso il suo curriculum , non è poi cosi difficile.
Purtroppo, è inutile.
Inutile citare il Robert Johnson, club del quale è resident dal 2004. Inutile anche menzionare il Club der Visionäre, altro club dove è ospite fissa.
Superfluo, dal momento in cui il clubber medio ha come riferimento artisti prezzolati ed ormai stantii.

Vera è uno di quegli artisti che scopri per caso, nella noia bulimica di un'esistenza ordinaria, un pomeriggio qualsiasi in un giorno qualsiasi.
Uno di quegli artisti che non sono lì, così, per riempire la consolle,

Vera è un'artista in continua evoluzione, empatico, tecnico.
Totale.

Dunque, inutile spiegarvi chi sia Vera: se avrete la capacità di coglierne le sfumature sonore, riuscirete a capirne i set.
Altrimenti buona fortuna, in bocca al lupo, e continuate

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pure a credere che Robert Johnson sia il nuovo giocatore della Roma.

ft. VERA [ PerlonHello?Repeat Records / DE ]

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Se sei greco, e nasci a Salonicco, qualche legame con la poesia lo hai.
L'arte, un diritto di nascita. E’ un retaggio storico, che ti porti appresso ancor prima della nascita.
Quasi un fardello.
E se nasci in Grecia, qualche legame con la Storia lo hai.
Sopratutto, sei sensibile a quella degli altri.
Lo studio ossessivo, la preparazione che si nasconde dietro i set di John Dimas, è quasi accademico.
Nella sua cantina a Salonicco, qualche vinile di Derrick Carter, Chez Damier, Ron Trent e David Duriez lo potreste trovare. Impolverati in mensole seminascoste nell'ombra, si nasconde tutto il background di quest'artista tessalonico. Vinili, giradischi suonati all'infinito.
John Dimas è dotato di una tecnica quasi appariscente, addirittura funambolica: suonare con tre piatti non è roba di tutti i giorni.
Ed al Watergate già se ne sono accorti.

Ogni mattina,
cancelliamo i nostri sogni [..]
[..] Ogni mattina
Salutiamo gli amici di ieri
Le notti si dilatano come fisarmoniche
[suoni, rimpianti, baci perduti.
Magnolis Anagnostakis, Ogni mattina.

Il Rashomon è la cornice ove racchiudere questi brevi ed effimeri momenti di estasi, che voi chiamate comunemente “serate”.
Ricordate quello che scrissi riguardo la serata con Lazare Hoche, e poi rileggete il frammento lirico riportato sopra.
Tenetelo bene a mente.

Ricordate le facce che incontrerete e le melodie che ascolterete.
Dimas sarà lì, dietro quel sipario che assomiglia tanto ad un tramonto apocalittico.

ft. John Dimas for the first time in Rome.
[ Bass Culture RecordsOne Records ]

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Fri. 13.02 ERA & NO END w/ John Dimas at Rashomon Club.

Lazare Hoche.
Charles Naffah.
Parigi.
Io sono Charles, quando il muro del mio social è vuoto di nuovi scarabocchi.

Lazare Hoche.
Charles Naffah.
Londra.
Io voglio Charles, quando il vissuto emotivo è così deprimente, la vita così inutile e avvilente che trova un significato intrinseco solo nelle droghe.

Non ho mai capito coloro che si rifugiano nella realtà perché hanno paura di affrontare la droga.
La musica, l'arte, la droga, rappresentano il solo mezzo di entrare in contatto con l'essere umano in quanto tale, Io individuale.
La realtà è deformata da costruzioni sociali, gabbia dorata di falsi simulacri imposti da un idolo più potente di noi, disintegratore di univocità.
Godetevi l'artista, la performance, effimero attimo di conoscenza interiore.
Lazare Hoche aka Charles Naffah arriva al Rashomon, seguendo S.A.M. compagno di merende nel progetto Mandar.

Avete 6 ore per rifugiarvi dentro voi stessi.
Time out.


Lazare Hoche
[ Lazare Hoche Records – Oscillat Music ]

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Fri. 30.01 ERA & NO END w/ Lazare Hoche at Rashomon Club.

Più triste dell'ultima Hit di Avicii, c'è solo il Natale.
Quelle ghirlande di alluminio, gli starlight rubati al primo pescatore di Ostia, ma sopratutto gli alberi: quei pezzi di plastica di cui vi gloriate sui social networks, trasudanti sentimenti classici da capolavori Mocciani.
Ergo, meglio festeggiare all'interno di quella scatola nera che è il Rashomon, evocativo di tutto meno che di pensieri allegri e gioiosi.

Meglio il gioione.
Il 26 dicembre arriva Julian Perez, uno dei pochi artisti spagnoli presenti sulla scena.
Perez ha maturato il proprio amore per la musica sin dai primi anni ‘90, influenzato dagli stili musicali che provenivano da Detroit, da Chicago, dalla Gran Bretagna tutta.

E per fortuna.
Nel 2010 ha lanciato la propria etichetta, “Father and sons production” (con buona pace di Yusuf Islam).
Il futuro è dalla sua: la presenza all'ADE, al SONAR, al BPM, come al Robert Johnson e al REX fanno da garanti.

Il Natale sta arrivando, purtroppo.
Ma senza dubbio, il Rashomon è il luogo più adatto per espiare le nostre colpe.

Julian Perez
[ Cocoon RecordingsFathers & Sons Productions ]
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Fri. 26th ERA & NO END w/ Julian Perez at Rashomon Club.

Il Bifröst è aperto.
Colori arcobaleno si intrecciano lungo il ponte degli degli Æsir; mondi e pianeti decussano, si allineano eliminando confini spazio-temporali.
Heimdallr ha sguainato la chiave, ha spalancato i cancelli:
Samuel André Madsen trepida.
E’ in procinto di attraversare il warmhole.

Mitologia e realtà si sono sovrapposte nella vita dell'artista danese.
Nato nella terra del padre degli dei, S.A.M. artisticamente si forma letteralmente dentro una chiesa.
Bassista e batterista per il coro gospel della parrocchia di riferimento, nel 2005 si trasferisce a Copenaghen per studiare teologia.
Vende il basso, si compra un mixer.
Ora, l'accostamento chiesa-Scandinavia accende ricordi e riporta la nostra memoria ad eroi romantici, fedeli alle tradizioni ed ad una mitologia autoctona.
S.A.M. è fuor di dubbio, incendierà la consolle del Rashomon.

Samuel Andrè Madsen aka S.A.M.
[ Underground Quality – Concrete Music ]
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Fri. 5.12 ERA & NO END w/ Samuel Andrè Madsen at Rashomon Club.

Ogni cambiamento passa attraverso l'instaurarsi di una nuova Era.

Società postapocalittiche e dittature distopiche sono annegate nelle proprie ideologie, e risorte dalle proprie ceneri. La morte di Ceaușescu, la caduta del muro di Berlino, il crollo del comunismo. La Romania è risorta d'oro e di fuoco, ma memore di un retaggio di dolore, oppressione e sofferenza.

Il suono di Nu Zau porta seco la storia del proprio paese: percussivo, funky, stravagante. Scuro. Ideazioni negative e depressioni ataviche si intrecciano con una bramosia di luce. Ambizione. Un paese ed un'artista consci del proprio passato, ed avidi di un altro futuro. Proprio come i dischi che caratterizzano i suoi set. Un miscelarsi di old school e produzioni avanguardistiche.
Il triumvirato rumeno si è già accorto del suo incidere: Raresh, Rhadoo, Petre Inspirescu. Il triumvirato è destinato ad allargarsi. Ricardo Villalobos e Onur Ozer hanno avuto modo di scrutarlo.

Noi lo faremo presto.

NU ZAU – First time in Rome!!
[All Inn Records Black / Æeternum Music / Uvar - Bucarest]

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FREE ENTRY
– [at] Magazzino 33, Via Portuense 88 (Porta Portese) – Roma.
Media partners – Er Sanpietrino, Zero.eu, Hangover Beershop.
Info :
T - 346.6048063
@ - Era0Rome@gmail.com
Nu Zau is one of the leading producers and dj’s that have come out of Romania in the past few years. Inspired by already well established names such as Ricardo Villalobos,Rhadoo,Thomas Melchior and many others, he’s grown into a romanian household name in a very short year span. Dark, percussive, funky and quirky would be the best way to describe his sound, already having released on labels such as Fear Of Flying in 2012 with his debut vinyl release “Pason/Deja Vu” and his debut album on Archipel, released digitaly. Since then he’s signed EP’s, individual tracks and remixes on many other labels such as GileskuRecords, AeternumMusic, Memoria Recordings and Uvar, which he co-runs with fellow romanian Sepp.
His productions have gained world wide recognition - Raresh, Rhadoo, Ricardo Villalobos, Petre Inspirescu, Fumiya Tanaka, Onur Ozer, Bill Patrick are only a few of the people that can be heard playing his tracks.
As a DJ he seemlessly blends through oldschool records and new wave productions alike, crossing borders musically and inspiring people wherever he plays, be it in romanian clubs such as
Studio Martin or Kristal GlamClub, or beyond romanian borders - Gipsy (Moscow), Paradigm (Groningen, NL), Pfingstweide (Zürich,Switzerland), Pigallion (Paris, FR),Crucifix Lane (London, UK),The Wood (Brussels),Tante Emma Club (Innsbruck, Austria), Facktura(Odessa,Ukraine), Grial (Ibiza), Concorde Atlantique (Paris, FR), and many others.

[ source, residentadvisor.net ]

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